CALITRI
CALITRI nella verde Irpinia:
un'oasi di pace e di spazio che il turismo di massa non ha ancora raggiunto, ad
appena un'ora e mezza di distanza da Napoli.
CALITRI nella verde Irpinia:
vantaggiato dalla vicinanza di parchi naturali e laghi.
CALITRI nella verde Irpinia:
grazie alla sua posizione strategica centrale è il punto di transito obbligato
per tutto il turismo verso la Puglia, la Basilicata e la penisola del Gargano.
CALITRI nella verde Irpinia:
un anello nella catena infinita di castelli, chiese e monasteri sorti in secoli
di signoria feudale e clericale.
CALITRI nella verde Irpinia:
una cittadina che è stata preda dei sanniti, dei goti, dei longobardi, dei
romani, dei bizantini, dei normanni, degli Hohenstaufen, degli Angiò, degli
Aragonesi, dei Bonaparte e dei Borboni: un tassello in un complicato affresco
storico, un ricco passato che ha generato innumerevoli storie ancora vive nel
folklore del paese.
CALITRI nella verde Irpinia:
un centro storico che racchiude un tesoro, abitazioni spesso risalenti al
medioevo, ornate da mascheroni in pietra, conchiglie, animali e stemmi di nobili
famiglie.
CALITRI nella verde Irpinia:
dove il pane è ancora fatto in casa e il fuoco brilla nel caminetto.
CALITRI nella verde Irpinia:
una cittadina senza mafia.
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Abbazia di Goleto
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l parco archeologico dell'antica Conza; -
Rionero in Vulture, punto di partenza per le escursioni al vulcano, ormai
spento, del Monte Vulture (1326 m); -
i due laghi di Monticchio, noti per la loro bellezza naturale, per la fonte
d'acqua di Gaudianella e per l'abbazia di San Michele del XVII secolo; -
il complesso conventuale del XII secolo di S. Guglielmo di Vercelli nella località Goleto a
S. Angelo dei Lombardi; -
il nuovo museo, allestito nel convento di San Francesco a Folloni con l'omonima
chiesa in stile gotico/barocco e il convento di Santa Maria del Monte a Montella
sulle colline; -
il
castello a Lagopesole di Federico II degli Hohenstaufen, re delle Due Sicilie e
di Gerusalemme, imperatore tedesco; -
il castello normanno di Melfi e il Duomo, iniziato nel 1115; -
il castello aragonese del XV secolo a Venosa, la casa natale del poeta romano
Orazio, la cattedrale della Trinità, con l'abbazia e le tombe normanne, le
catacombe paleocristiane; -
la fortezza normanna a Deliceto; -
la roccaforte normanna a Bovino; -
il castello normanno
di Ariano Irpino; -
il castello degli Hohenstaufen ad
Ascoli Satriano, Ortanova e Orsara; -
il santuario di
Montevergine del 1129, meta di pellegrinaggio, con la basilica del XVII secolo,
il museo, il palazzo abbaziale che ospita la mostra di presepi antichi, la
farmacia del XVIII secolo con una raccolta di antichi vasi da farmacista in
maiolica, la boiserie dorata e gli arazzi fiamminghi del XVI secolo, l'archivio
con 7000 pergamene; -
escursione a Napoli:
l'ineguagliabile barocco delle chiese napoletane, i tesori racchiusi nei musei
cittadini (attualmente aperti anche la sera), i castelli del XIII e del XIV
secolo: Castel Nuovo, Castel Capuano, Castel S. Elmo e Castello dell'Ovo, il
Palazzo Reale (1602) e Capodimonte (1738), il teatro San Carlo (1737); -
escursione a Pompei, il vivace centro commerciale sparito sotto le ceneri
dell'eruzione vulcanica nel 79 d.C.; -
il quartiere di
Bisaccia in sorprendente stile futuristico, che contrasta con l'antico centro
del paese e il castello Pignatelli.
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Laghi di Monticchio
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